Ad Majorem Cordis Jesu Gloriam!

Alla maggior gloria del Cuore di Gesù!

 

È questo il motto che Madre Giulia, ispirata dal Signore, scelse per la nuova Congregazione da fondare. Motto che riassume la nostra spiritualità contemplativa-attiva, fatta di preghiera e azione, imperniata di una formazione cristocentrica-ecclesiale e modellata sul Cuore di Cristo, “scuola perfettissima di ogni perfezione”. Una spiritualità che vuole penetrare i segreti del Cuore divino per poi comunicarli agli uomini bisognosi di sentirsi amati e perdonati e di avere una stella polare di riferimento.

La vita delle Suore Catechiste del Sacro Cuore è fatta di preghiera, di contemplazione dell’amore misericordioso del Padre, di lavoro apostolico e di slancio missionario.

Lo spirito del nostro Istituto “consiste in un continuo sacrificio di tutte se stesse, perciò ad imitazione degli Apostoli non badiamo a sacrifici, fatiche ed incomodi per condurre anime a Gesù Cristo, fino alla consumazione della vita; sempre pronte a prestare la vostra opera dove Cristo può essere conosciuto ed amato”.[1]

Nell’art. 1 delle Costituzioni manoscritte di Madre Giulia leggiamo che il fine a cui tende l’Istituto delle Catechiste del Sacro Cuore di Gesù è mediato ed immediato: “il mediato ovvero ultimo è la gloria maggiore del Cuore adorato di Gesù. L’immediato ovvero prossimo è l’Apostolato della Fede, cioè, dedicarsi alla propria santificazione ed il concorrere alla santificazione delle anime, particolarmente per mezzo dell’Istruzione Catechistica».

La nostra vocazione ci situa nel cuore della Chiesa e ci pone interamente al servizio della sua missione. Madre Giulia affidò alla nostra famiglia religiosa la particolare protezione del Cuore Sacratissimo di Gesù, che noi Suore Catechiste, onoriamo con particolare culto, imitando il Divin Cuore nella sua peculiare missione di riparazione e di amore oblativo: il culto al S. Cuore, infatti, «è il culto dell’amore che Dio ha per noi in Gesù e insieme la pratica del nostro amore verso Dio e verso gli uomini».[2]

Inoltre, nostra patrona e maestra di vita interiore e apostolica, è la Vergine Santissima del Buon Consiglio.

[1]           Cfr. La gioia della santità (Pensieri e massime), ed. Paoline, 2003, p. 100, n. 1.

[2]           Cfr. Enc. Haurietis aquas, 60.